Consulenza psicologica

Consulenza Psicologica

La consulenza tra genitori e adolescenti

L’adolescenza dovrebbe essere una fase di transizione in cui il passaggio da bambino ad adulto è costellato di rituali e di prove che preparano il ragazzo ad essere protagonista della sua vita in piena autonomia portandosi dietro un proprio bagaglio di strumenti che ben presto serviranno ad accumulare esperienze sul campo.

In questa fase di arricchimento e di stravolgimenti sono molti gli elementi che entrano in gioco in quanto il punto centrale è la ricerca di una propria identità che non è più quella prestata dai genitori ma vuole essere più aderente all’ambiente sociale desiderato. 

Il ragazzo si ritrova a dover spesso combattere tra aspettative dei genitori, dalle pressioni sociali in particolare degli amici e un “Io” che fa fatica a trovare spazio per dotarsi di una sua autonomia ed identità personale. Ha inizio con la pubertà un momento di grandi stravolgimenti; il livello degli ormoni si alza e i relativi cambiamenti del corpo inducono a formare nel giovane una propria idea di genere e di orientamento sessuale producendo inoltre effetti sul modo di pensare, sulle relazioni genitoriali e con i pari.

Da qui la necessità a volte di intervenire come professionista per aprire uno spazio di lettura dei bisogni dei ragazzi e di riconoscere le risorse dei genitori per accompagnarli in questa delicata fase di transizione.

La lettura dei bisogni avviene con l’aiuto di alcuni strumenti come:

Uno spazio di ascolto non sempre ben accettato dall’adolescente che si ritrova a compiacere i genitori in questa scelta… E’ sempre molto utile trovare con i genitori la modalità più idonea affinchè questo primo approccio venga preso come un’occasione di comprensione e sostegno alla crescita individuale e non come un modo per allineare il comportamento del ragazzo ai canoni genitoriali.

I genitori e la scuola sono spesso chiamati a condurre una partita doppia dove il giovane è il protagonista; la scuola non potendo essere solo un ripetitore di un sapere già predefinito si ritrova il più delle volte ad affrontare la parte educativa entrando in conflitto con la realtà familiare.

Gli incontri sono basati nel ristabilire i ruoli funzionali dei genitori procedendo attraverso un percorso informativo e di sostegno. La chiarezza del proprio ruolo e delle proprie funzioni rende la comunicazione con i figli più efficace e produttiva, è necessario comunque uno sforzo da entrambe le parti. Quindi dopo aver fatto le opportune valutazioni si deciderà come strutturare ed organizzare gli incontri successivi.

Le problematiche più comuni riscontrate negli incontri sono:
  • sofferenza psicologica;
  • relazionali, comportamentali;
  • scolastici, rapporto con insegnanti;
  • affettivi, problemi di identità;
  • rapporto con i genitori;
  • di salute, estetici;
  • sessuali, dipendenze.

Aiutano a stilare un profilo più preciso e metodico del ragazzo contestualizzando la sua realtà psico-socio-relazionale. Una buona fetta di questa area viene dedicate a valutare l’autostima, intesa come una considerazione positiva di se stessi, che comprende la presa di coscienza e l’accettazione dei propri punti deboli e la celebrazione dei propri pregi. 

Gli adolescenti con una buona autostima si conoscono e si accettano, capiscono se stessi e gli altri, agiscono con integrità e autodisciplina e utilizzano adeguate strategie di coping (adattamento) cognitive e comportamentali per far fronte alle difficoltà della vita.

Aree di indagine

  • Disgrafia e dislessia;
  • ADHD, difficoltà di attenzione e concentrazione;
  • orientamento scolastico; bilancio delle competenze, la scelta delle scuole superiori e dell’università;
  • motivazione e organizzazione allo studio;
  • autostima; gestione emotiva e valutazione cognitiva;
  • conoscenza del Sè; di genere e orientamento.
Le molteplici attività che si possono attivare con percorsi individuali aiutano a stimolare riflessioni e un’impostazione più adeguata alle proprie richieste emotive, un processo finalizzato ad esplorare le proprie risorse e competente in sede di simulazione. Con questa modalità si vuole creare delle esperienze ideali su cui basare le proprie memorie future, un percorso che richiede spesso l’interazione di altri elementi della famiglia in quanto l’identità e sopratutto l’autostima richiede il feedback di persone attorno a lui di cui si fida.

Queste attività aiutano il ragazzo a vivere dei ruoli e delle funzioni in cui poter manifestare le proprie conoscenze al fine di acquisire o affinare abilità emotive, comportamentali e sociali. Vengono proposti suggerimenti e soluzionii per affrontare problemi quotidiani, come svolgere compiti per casa, andare d’accordo con gli altri, e diventare più organizzati fino a stimolare nuove idee per rendere più soddifacente la propria vita affettiva. L’intelligenza emotiva va ricercata nell’insegnamento sistematico e allenata attraverso esercizi e rinforzi.

Un programma terapeutico completo oltre ad un percorso di consulenza, comprende interventi comportamentali in casa (con esercizi e mansioni) interventi in classe e consulenza ai genitori in itinere.

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In auto a 5 minuti dall’uscita di Padova est o Padova zona industriale, direzione centro, arrivati a Piazzale Stanga girare in via Turazza.

A piedi circa 25 minuti dalla Stazione dei treni  si percorre Via Trieste che proseguendo cambia nome in via Venezia fino a Piazzale Stanga, sempre dritto si entra in via Turazza, in autobus n.. 10 oppure n. 9 oppure n. 42 fermata “Stanga”, oppure n. 7 fermata “S. Fidenzio”, in bici 10 minuti.

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Dalla stazione dei treni “S. Lucia” 10 minuti a piedi, prendere strada per Rialto, subito dopo il primo canale “ponte delle guglie” girare a sinistra “fondamento cannaregio” dopo circa 1000 metri girare a destra per “Calle de le Chioverette”, 20 sulla destra lo studio.

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