Fisioterapia
Linfodrenaggio
Linfodrenaggio
Arti gonfi e doloranti?
Si tratta di una serie di tecniche di drenaggio della linfa su tutto il corpo con lo scopo di ridurre i liquidi e/o edemi che stagnano per insufficienza venosa e/o linfatica.
Benefici del linfodrenaggio
- Allevia il dolore localizzato
- Tonifica i muscoli
- Distende la pelle
- Combatte la cellulite
- Riduce il gonfiore da ritenzione idrica
- Previene il ristagno di liquidi
- Esfolia e rigenera la pelle
- Migliora la circolazione linfatica
Utile per chi
- Ha subito interventi chirurgici per asportazione tumore
- Operazioni chirurgiche per traumi
- Insufficienza venosa
- Posizioni statiche e prolungate
- Posture scorrette
- Durante il dimagrimento
- Infiammazione del sistema linfatico
Segni clinici
(possono evidenziarsi solo alcuni)
- Rigonfiamenti, aumento dimensioni
- Sensazione di pelle tesa ed anche durezza della parte
- Sensazione di pesantezza
- Sensazione di formicolio e aghi
- dolore
- rossore e calore
Trattamento del linfedema
- Postura elevata
- Pressoterapia sequenziale
- Bendaggio elasto-compressivo
- Ginnastica sotto elasto-compressione
- Contenzione elastica
- Drenaggio linfatico manuale
Origine del linfodrenaggio
Si ritiene Vodder (biologo e fisioterapista danese) nel 1936, il primo ad approdare con queste tecniche, a seguire Asdonk nel 1963 ha dato un contributo scientifico con misurazioni e dati di efficacia, infine Leduc, fisiatra belga, integra con pressoterapia e bendaggi, semplificando la tecnica riducendo manovre e passaggi.
Percorsi nei trattamenti di Linfodrenaggio manuale di Vodder Viso e collo…
Vediamo un caso clinico
Operata di adenoma rinofaringeo, lo svuotamento e il trattamento di radioterapia ha compromesso parte dei linfonodi del collo.
Valutazione della dimensione funzionale
Riferisce difficoltà nella deglutizione anche della saliva (quando presente), sostanze liquide come l’acqua vengono modificate in semiliquide aggiungendo ad esempio del pane, così i cibi solidi devono essere trasformati in semisolidi. Secchezza delle fauci, ipomobilità della lingua, respirazione alterata e faticosa, ipomobilità e rigidità del collo, limitazione articolare del tratto cervicale che cerca di compensare con il tratto dorso-lombare. Spalle in anteposizione, respirazione diaframmatica, piattismo dorsale e iperlordosi lombare. Sono stati somministrati la VAS per valutare il dolore inerente alla deglutizione e il Test di Borg per valutare lo sforzo fisico nella respirazione e nella deglutizione.
Valutazione dell'intervento
La valutazione viene eseguita dopo 5 incontri attraverso il colloquio ( percezioni soggettive), osservazione e palpazione. Il trattamento non è tanto rilevabile a livello visivo come la presenza di un linfedema ma è un beneficio a livello algico/funzionale.
Colloquio
Riferisce un miglioramento nella deglutizione, riesce a coordinare in modo funzionale la muscolatura senza un impedimento articolare, riesce a deglutire a piccoli sorsi sostanze liquide senza renderle più dense, così come i cibi solidi in quanto ora rileva produzione di saliva. Ha migliorato la qualità del sonno, la dispnea notturna si è attenuata moltissimo, la respirazione è più regolare e rilassata.
Osservazione
L’eloquio viene mantenuto con meno sforzi respiratori, si presenta più regolare e con intonazioni diverse, una maggiore rilassamneto ai muscoli del collo e delle spalle con accenni di respirazione anche toracica. La cute del viso più distesa con aumento delle linee di espressioni.
Palpazione
La muscolatura del collo e del viso risultano meno contratte e con una minor rigidità articolare.
A metà ciclo sono stati somministrati la VAS e il Test di Borg per valutare lo sforzo fisico nella respirazione e nella deglutizione.
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